di Martina Pedretti
Siamo nel 2019 e i Jonas Brothers hanno fatto uscire il loro quinto album, Happiness Begins, dopo sei anni di silenzio. Infatti il 7 giugno 2019 per l’etichetta Republic, i fratelli Nick, Joe e Kevin hanno pubblicato il loro nuovo lavoro, schizzando al primo posto delle charts mondiali.
I due singoli che hanno anticipato Happiness Begins sono le due hit pop Sucker e Cool, che dalla loro uscita sono in loop sul mio Spotify. Ed è proprio con questi due brani si apre l’album, che forse sono tra i più incisivi e ritmati della tracklist. Pensate che ho pure avuto la fortuna di sentirle live durante il loro show intimo a Kingston, Regno Unito.
La sentirete sicuramente come soundtrack del prossimo spot televisivo di un qualsiasi operatore telefonico, perché Only Human ha una tastiera il cui motivo resta in testa dopo un solo ascolto. Se la fanno al Forum il 14 febbraio 2020, ballerà tutto il palazzetto.
Per la sezione più chill del disco troviamo I Believe e Used to Be, la prima con delle leggerissime sonorità pop e la seconda con mood simile a un brano che potrebbe fare parte di un disco di Post Malone.
Continua l’ondata estiva con Every Single Time, un po’ raggae, e Don’t Throw it Away, questa ha un sacco di synth poi, che proiettano la mente a un bellissimo road trip lungo la costa. Love Her è una canzone d’amore super chill, che mantiene un basso profilo, lasciando spazio solo alle voci di fratelli, accompagnate da una leggerissima chitarrina.
Altra hit da spiaggia o prossima theme song di una pubblicità è Happy When I’m Sad, che forse è uno di quei brani ai quali si poteva benissimo rinunciare, dato che non aggiunge nulla di nuovo al resto di Happiness Begins. Nonostante questo nel titolo e nelle lyrics è facile riconoscersi.
Saltiamo Trust perché è uno di quei pezzi tappabuchi che mi urtano. Invece con Strangers si torna a ballare su una melodia più ritmata, che nonostante questo riesce a regalare un serie di emozioni non previste. Tra l’altro i Jonas Brothers hanno dichiarato che questo brano è dedicato a tutti i fan che hanno tenuto duro durante gli anni. Anche Hesitate è un no per me, ma sicuramente dovrò dagli un altro ascolto.
La verità è che guardando Chasing Happiness, il documentario sui Jonas Brothers di Amazon Prime Video, avevo avuto un assaggio di Rollercoaster e volevo sentire solo questo pezzo. E infatti è il pezzo migliore del disco, vorrei ascoltare in loop solo questo tutto il giorno e piangere tutte le mie lacrime. Darei 10 a questo album solo per questo brano, ma torno con i piedi per terra e faccio la seria lo giuro.
Sull’ondata delle emozioni scaturite dal brano precedente, Happiness Begins si chiude con la fresca Comeback, il cui carico emotivo non è da meno.
In conclusione che dire di questo album? Sono ancora i Jonas Brothers con le spruzzate di pop punk che conoscevamo? No, e per fortuna. Sono una versione più cresciuta di un trio di fratelli che ha dovuto affrontare situazioni davvero dure e che si sono trovati dopo anni di silenzio e lontananza, portando ai fan il disco che segna la loro crescita come persone e come artisti. Si spazia da brani più leggeri come Sucker e Cool e si arriva a brani che toccano le corde anche dei meno sensibili come Comeback e Rollercoaster. Probabilmente se non avete mai ascoltato i Jonas Brothers e vi piace solo il pop punk questo album non vi piacerà. Ma se invece li conoscete da tempo e avete accusato il colpo dopo la loro separazione, sicuramente Happiness Begins saprà regalarvi delle grandi emozioni.
VOTO: 8/10