Archivi categoria: Ciao Amici!

Triste e spoglio come solo un editoriale può essere

#43 Lizzo non vuole che io scriva le recensioni

“Le persone che “vendono i vestiti” e non si confezionano i vestiti da soli dovrebbero essere disoccupate.”

Scommetto che ci avete messo meno di 5 secondi a capire che questa frase è un’idiozia.
Se recensisci musica però la vita è una giungla e te ne sei sentite dire di ogni. Dai tempi di Frank Zappa che sosteneva che i giornalisti rock non sappiano scrivere a questa astro nascente del pop (che ha ricevuto solo commenti positivi tra l’altro) che peggiora la situazione minacciando la tua posizione lavorativa già precaria nell’era dell’internet.

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#42 Rob Lynch non è più un runaway

Ogni tanto mi dimentico che questo blog non è il mio diario segreto, ma l’ho fatto io quindi potrò scriverci quello che mi pare giusto?

Oggi parliamo di gente che usa i social e di come viene percepita da altra gente che usa i social.

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#39 The One Where i Millennial si meritano solo Black Mirror per sempre

Mai e poi mai avrei pensato di dirlo ma i millennial hanno rotto il cazzo.

La generazione che filma i suicidi e si mangia le capsule di detersivo per le visua ha portato la sua polemichetta moralista in territori in cui non doveva permettersi di mettere becco; e ovviamente è solo colpa di Netflix.  Continua a leggere #39 The One Where i Millennial si meritano solo Black Mirror per sempre

#38 Dan Lambton, le parolacce e i 5 seconds of AH NO!

Correva l’anno 2004 e vi giuro che ero io la quattordicenne più figa delle autopiste Busnelli. Mi vestivo di merda perché ero già lanciatissima verso il punk rock ma la mia mamma si incazzava se smettevo di mettermi le felpe della Lonsdale visto che le aveva pagate un botto di soldi. Menomale che poi sono cresciuta di botto di 10 centimetri e quindi non mi sono mai più andate bene. Però il bomberino con l’interno scozzese era proprio figo.
Coooomunque… nel 2004 c’era questa canzone hip hop bruttissima con un beat veramente indecente e una melodia fastidiosissima che però piaceva a tutti. Era F**k It di Eamon, e ci piaceva perché diceva: Fuck you, you hoe, I don’t want you back Continua a leggere #38 Dan Lambton, le parolacce e i 5 seconds of AH NO!