di Alessandro Mainini
Col passare degli anni le band heavy tendono generalmente ad alleggerirsi e cercare suoni più melodici, e questo è un fatto ormai consolidato; i Silverstein invece hanno seguito il percorso opposto: il quintetto canadese, che partiva da un post-hardcore piuttosto light e dalle forti influenze emo, ha gradualmente appesantito il proprio sound, fino ad arrivare a sonorità molto vicine al metalcore in molte sue canzoni. Con Dead Reflection, ottavo (o nono, dipende da come si considera Short Songs) album, nonché secondo per Rise Records, i Silverstein si spingono ancora di più lungo questa strada proponendoci un disco con alcune delle canzoni più aggressive della loro discografia.