Avete letto bene nel titolo, non è un errore, 2007!
Da quando questo 2017 è partito è stato chiaro a tutti (o meglio abbiamo fatto a tutti il lavaggio del cervello per farlo credere) che quest’anno sarebbe stato un revival del meraviglioso 2007, e in parte così è stato. Quindi perché non parlare dei dischi usciti ormai 10 anni fa che hanno fatto la storia, visto che ai tempi non c’eravamo per farlo?
Il 2007 è stato un anno pregno di avvenimenti importantissimi: Britney Spears ha insegnato a tutti come sopravvivere; Gossip Girl e Mad Men sono entrati nelle nostre vite, mentre The O.C. è arrivato alla sua conclusione, anche se nei nostri cuori sarà sempre vivo; Umbrella di Rihanna e Irreplaceble di Beyoncé erano colonna sonora di qualsiasi cosa; è nato l’iPhone.
Ma torniamo al motivo per cui sto scrivendo questo articolo: il 2007 è stato l’anno in cui la rivoluzione neon è definitivamente scoppiata, come potrete vedere dalla seguente selezione di album, sempre sia lodato Gabe, e ci sono stati i primi segnali delle band che poi mi hanno rovinato l’adolescenza negli anni successivi, con i loro primi EP, faccine pulite e grandi ciuffi, come ad esempio There for Tomorrow, Every Avenue, Forever the Sickest Kids, The Maine (con ben due EP in un solo anno, perché stare calmi mai). Direi che è arrivato il momento di passare alle cose serie. Nostalgici, non trattenete le emozioni leggendo ciò che segue; giovani che nel 2007 eravate troppo giovani, non cercate di resistere alla curiosità che vi porterà a voler (ri)scoprire questi gioiellini che purtroppo vi siete persi; tutti quelli che nel 2007 non erano troppo giovani ma erano troppo ribelli/metal/rapper, non sprecate altro tempo e ascoltate questi capolavori! Ecco a voi gli album più importanti del 2007:
23/01/2007 – For Those Who Have Heart by A Day to Remember
06/02/2007 – Infinity on High by Fall Out Boy
19/03/2007 – Take to the Skies by Enter Shikari
26/03/2007 – From Them, Through Us, to You by Madina Lake
02/04/2007 – Santi by The Academy Is…
22/05/2007 – Lies for the Liars by The Used
12/06/2007 – Riot! by Paramore
10/07/2007 – New Wave by Against Me!
10/07/2007 – A Lesson in Romantics by Mayday Parade
17/07/2007 – Do You Feel by The Rocket Summer
17/07/2007 – Paper Walls by Yellowcard
18/07/2007 – Underclass Hero by Sum 41
31/07/2007 – Direction by The Starting Line
21/08/2007 – Cartel by Cartel
18/09/2007 – Rise or Die Trying by Four Year Strong
18/09/2007 – Metro Station by Metro Station
25/09/2007 – So Wrong, It’s Right by All Time Low
02/10/2007 – We the Kings by We the Kings
16/10/2007 – Chase This Light by Jimmy Eat World
23/10/2007 – ¡Viva la Cobra! By Cobra Starship
Anche in terra nostrana il 2007 è stato un grande anno, quindi honourable mentions per:
Ciao amicy! Innanzitutto si, ho riciclato il titolo dell’anno scorso, questo anno mi ha regalato troppe poche gioie e non se ne merita uno bello. Che poi in realtà di gioie me ne ha regalate, ma per lo più non quelle che avrei voluto. Mentre scrivo questa cosa è appena scattato il 30 dicembre e io ho appena finito di guardare la prima stagione di Billy & Billie, nuova serie che ha come protagonista Adam Brody, il mio vero ed unico amore; ho iniziato a guardarla ieri (stavo per scrivere oggi, ma è passata la mezzanotte quindi ormai è ieri) pomeriggio verso le tre e per le undici l’avevo già finita, contando che nel frattempo sono anche andata a fare la spesa, ho cenato e ho fatto un paio di pause direi che la situazione mi è sfuggita di mano, quindi consiglio: guardate le serie con calma per non rimanere in crisi con un profondo senso interiore di vuoto, che è come mi sento io ora. Quindi avvertimento: questo post è scritto da una persona momentaneamente mentalmente instabile.
Le references sul compiere/avere 22 anni sono meno che per i 21, ma è solo una quella importante.
Tornando ad Adam Brody, possiamo parlare di una delle gioie che questo 2015 ci ha negato: i Death Cab For Cutie, che avrebbero dovuto suonare qua e poi invece no, impedendomi di trovare il mio Seth Cohen. Anche un’altra data importante è stata cancellata quest’anno (che conto ora anche se sarebbe stata una data nel prossimo anno) ovvero quella dei Transit, che per chi ancora non lo sapesse sono la mia live band preferita. E ad aprire ci sarebbe dovuto essere Shane Henderson, che per chi non lo sapesse era il cantante dei Valencia, non credo di dover dare ulteriori spiegazioni. Poi da questo è facile dedurre che anche quest’anno i Valencia non si sono riuniti, altra gioia negata. Adesso smetto un attimo di lamentarmi, cosa che sono bravissima a fare come si può notare, e parlo di qualcosa di bello. I The Maine.
I The Maine sono anche conosciuti come la maggiore causa della mia costante povertà, anche perché ormai da anni fanno uscire qualcosa ogni sei mesi e sono sempre cose belle per cui meritano i miei soldi. Quest’anno hanno pubblicato l’album migliore della loro carriera (e non ripercorrerò i miei crolli emotivi di cui abbiamo già in più occasioni parlato) e anche un EP di cover, tra cui c’è una delle canzoni che ritengo più abominevoli nella storia della musica, che è You Get What You Give dei New Radicals, e una delle canzoni che mi ha fatto più star male nella mia vita, As Long As You Love Me dei Backstreet Boys. I Backstreet Boy hanno twittato ai The Maine che la cover è bella, io sono finita ad abbracciare il computer piangendo, questa l’ho raccontata perché è recente e ancora non la sapevate. Un’altra cosa che forse in pochi sanno è che il giorno prima dell’uscita dell’album i The Maine hanno fatto uno streaming di 24h, delle quali ne ho guardate circa 14, per poi addormentarmi nel momento in cui stavano per iniziare a suonare, ma va bene così, mi è bastato quel che ho visto, ovvero ore e ore di loro che non fanno nulla. Ho ordinato i nuovi beanie, che per un certo periodo erano scomparsi dal loro store, a inizio mese, domani (che poi quando questo sarà pubblicato sarà oggi) è il mio compleanno e non sono ancora arrivati, altra gioia negata. Sempre per il capitolo gioie negate, quest’anno non li ho nemmeno visti live, per il 2016 non voglio parlare perché ho un po’ paura di quello che potrebbe succedere.
Non parlerò degli album belli e brutti di quest’anno perché ho fatto la Top 10 apposta e poi questo post diventerebbe troppo lungo, però a quello che ho già detto devo aggiungere che dopo aver sentito l’album dei The Wonder Years mi sentivo in colpa di vivere e ho sentito il bisogno di andare in terapia (che poi non ci sono andata perché con aimatrabolmeicher mica si guadagna e non me la posso permettere).
Nel 2015 c’è stata la prima edizione degli aimatrabolmeicher awards, che direi che è andata discretamente bene dai. Quando devo scrivere il nostro nome non so mai se scrivere aimatrabolmeicher o Aim A Trabolmeicher, non è un problema vero, insomma 1) non vi interessa 2) non cambia niente, ma la prima mi piace di più quindi io userò quella.
I The Academy Is… si sono riuniti (bene), ma solo per show negli Stati Uniti (non bene). Ad uno degli ultimi show ad un certo punto è saltato sul palco Gabe Saporta e i nostri Gabilliam feels sono esplosi. Gabe Saporta, unica divinità riconosciuta nel mondo di aim, quest’anno però non è stato bravo, infatti i Cobra Starship si sono sciolti. Noi rivogliamo l’era del neon, Gabe non dovevi farci questo!
Passiamo ora a cose più divertenti: i blink-182. Tom Delonge ha lasciato i blink o i rimanenti blink hanno lasciato Tom Delonge; i rimanenti blink hanno preso Matt Skiba o Matt Skiba ha preso i rimanenti blink; Matt Skiba è il nuovo cantante preferito di tutti; i rimanenti blink sembra che stiano facendo un album con Skiba. Non trovate tutto esilarante? In ogni caso, io amo ancora Tom Delonge.
A inizio anno, dopo aver fatto una cinquantina di concerti nel 2014, mi sono detta “quest’anno mi calmo che mi devo laureare”, infatti in questo 2015 di concerti ne ho fatti più di 70 e una laurea non ce l’ho. La band che ho visto più volte dovrebbero essere i The Last Confidence, anche perché loro sono sempre da tutte le parti, speriamo che sopravvivano al peso delle multe.
Non posso scegliere solo un concerto migliore dell’anno, quindi ne dirò ben quattro (che sono quelli che ricordo meglio e quindi dovrebbe voler dire che sono quelli che mi sono piaciuti di più). Andando in ordine casuale il primo è quello dei Menzingers ad agosto a Bologna, lo so che era lo stesso giorno dei The Story So Far e quindi in molti se lo saranno perso per quello, o magari perché non conoscete nemmeno i Menzingers (MALE), ma è stato bello a livello “io che canto in piedi su un divanetto” e di solito io sono molto composta; il secondo è il concerto in cui i Cartel hanno suonato tutto Chroma, e in questa frase c’è già tutto quello che si poteva dire; il terzo, o meglio, i terzi sono gli show alla Tenda dei Trophy Eyes perché sono stati entrambi meravigliosi; l’ultimo risale a febbraio ed era l’ultimo show dell’Intercontinental Championship Tour, un nome di merda per una line up pazzesca ovvero Neck Deep headliner (che se li avete visti solo nella sfortunata data italiana con gli All Time Low non potete immaginare cosa siano davvero sul palco), Knuckle Puck (che prima di quello show facevo addirittura fatica ad ascoltare, e invece mi hanno fatta impazzire e quest’anno alla fine li ho visti 4 volte), Seaway e, di nuovo, Trophy Eyes.
Parlando di Trophy Eyes, erano la fissa dello scorso anno e le cose non sono cambiate, anzi direi che la situazione è precipitata, li ho visti 4 volte e nelle classifiche di fine anno di Spotify sono al primo posto in tutto.
Per quanto riguarda le trasferte per andare a vedere i concerti in giro per il mondo, quest’anno siamo riuscite in generale a mantenere più la calma dell’anno scorso, cioè nessuno ha preso ed è andato negli Stati Uniti a caso, quindi facciamo passi avanti. Non mi ricordo bene cosa abbiano fatto le mie amichette, ma io ad esempio, oltre a come ho già detto la data dei Neck Deep di febbraio, mi sono spostata solo altre due volte. La prima è stata per andare allo Slam Dunk e allo show dei Cartel con la Chelli e allo Slam Dunk sono successe le seguenti cose importanti: ho rischiato la vita durante i Finch ed esiste anche un video che lo dimostra, ho rivisto i Transit e un tipetto piangeva di fianco a me, mi sono spaccata un ginocchio dopo aver crowdsurfato durante i Fireworks, ho visto gli You Me At Six fare il set speciale per Take Off Your Colours, cose che ho già ripetuto tante volte ma che è giusto ricordare.
Ultimo viaggio è stata la doppietta Anversa-Parigi per il tour State Champs/Knuckle Puck/Roam, caratterizzato da una serie infinita di sfighe e non vi annoierò raccontandovele, ma la vita si è davvero presa pesantemente gioco di me. Okay, parlando così sembra che me la stia menando esageratamente perché vado a vedere concerti all’estero, ma la vera cosa che voglio dire è che non è impossibile farlo e se volete può costare davvero poco ed è bellissimo (basta che non andiate allo Slam Dunk che quello è proprietà privata di aim e vogliamo esserci solo noi). Anche perché poi può capitare che siete dei malati di Inception, andate a Parigi, vi trovare a Pont De Bir-Hakeim (o meglio, rompete le palle lì per due giorni e per mesi prima della partenza per andarci) e perdete la testa. Avremmo dovuto pensare ad aprire un agenzia viaggi per concerti, avremmo fatto i soldi.
Mi avvio alla chiusura con un paio di cose molto importanti: Pierre Bouvier è sempre figo anche se inizia ad avere i capelli bianchi e fa canzoni di merda; Mike Herrera è sempre figo.
All’inizio mi sono dimenticata di dire una cosa importante, Adam Brody è diventato padre quest’anno e ci sono delle foto che lo provano e queste cose mi hanno provocato disagio. Per concludere dico una cosa che non ho detto prima perché avrebbe fatto chiudere a tantissime persone la pagina: l’album di Justin Bieber è spettacolare!
Buon proposito per l’anno nuovo: riuscire a fare l’Aim Fest (con headliner i Natives).
per info contattateci al numero 666, no vbb scriveteci in mail.
I Cobra Starship hanno comunicato che il nuovo bassista della band sarà Eric “Halvo” Halvorsen ,ex A Rocket To The Moon. Leggi il tweet della band qua sotto!