di Martina Pedretti
Dopo il successo di Vacation, i Seaway sono tornati con un album compilation intitolato Fresh Produce, uscito il 19 aprile 2019 per Pure Noise Records.
A distanza di due anni dall’ultimo album, la band canadese sceglie di comparire nuovamente sulle scene con un progetto diverso e abbastanza strano. Infatti Fresh Produce è composto da tredici tracce, di cui solo due sono inediti. Ad accompagnare queste due nuove canzoni troviamo tre cover, quattro versioni alternative di brani vecchi e l’intero EP All In My Head, uscito nel 2014.
Questa discutibile scelta è stata accompagnata da una massiccia campagna marketing e dalla vendita di bundle ad hoc, con tanto di svariate varianti di vinili. Infatti, come rivela anche Ryan Locke, una delle due voci dei Seaway, la band ha voluto come fare un regalo ai fan e riunire tutto su un 12 pollici.
“Fresh Produce è una pubblicazione sulla quale abbiamo lavorato per anni. È una compilation che include vecchio, nuovo, fresco e rinnovato. Ha due singoli completamente nuovi, un paio di brani rivisitati da Vacation, e la rerelease di All In My Head. Era da un po’ che pensavamo a cosa fare e come dare nuova vita a queste canzoni. Alla fine ci siamo decisi e abbiamo convenuto che era l’occasione perfetta per buttarli tutti dentro un 12″ per i fan”.
Sicuramente per i Seaway è stata un’occasione di mettersi alla prova e di riportare in auge un vecchio, splendido, lavoro come All In My Head. Tuttavia non sembra bastare. Il problema di Fresh Produce sta nel fatto che di nuovo c’è troppo poco e sebbene i due inediti siano due brani che rappresentano i Seaway e l’estate al 100%, non bastano a lasciare soddisfatti.
Pleasures riassume alla perfezione i vibes che contraddistinguono la band canadese, i cui ritornelli rimarranno nella storia del pop punk per essere i più orecchiabili di tutti i tempi. Siamo catapultati in spiaggia ed è impossibile stare fermi durante tutta la durata del brano. Chi vi dice il contrario mente.
Mentre per quanto riguarda Blur forse le parole non bastano. Dal ritornello emozionante al perfetto intreccio delle voci di Ryan e Patrick, riesce a riassumere alla perfezione quello che i Seaway sono. Se qualcuno vi chiede un brano con cui iniziare a sentirli, per quanto recente, Blur è la risposta giusta. Non so se essere così legati a una band ti spinge a piangere per un brano così gioioso, ma un orecchio attento, e con la lacrima piange, riesce a percepire anche la malinconia che avvolge questo veloce e ritmato brano.
La nota dolente sono le rivisitazioni dei vecchi brani: Something Wonderful la si fa passare perché le voci di Ryan e Patrick in acustico vincono tutto, ma le altre fanno un po’ arrabbiare. Con 40 Over si vola direttamente in una discoteca anni ’70 dove tutti hanno i capelli cotonati, sono vestiti d’argento e fanno il balletto della Febbre del sabato sera. Passa solo perché è giusto accettare che le band sperimentino, ma abbiamo capito che l’esperimento è fallito. Lula è la stessa versione acustica uscita a giugno 2018, quella del video con i cagnolini dei fan dove non hanno messo il mio, quindi l’abbiamo già sentita tutti.
Slam/Shy Guys era il mashup che più mi incuriosiva, ma sembra un po’ una canzone da ascensore e tutto questo fa molto male, vista la bellezza dei due brani originali.
Le tre cover Just What I Needed, One Hand in My Pocket e Closer sono piacevoli, in particolare l’ultima, ma restano cover. Sono poche le band che riescono a restare interessanti con delle cover.
Per quanto riguarda l’inserimento dei quattro brani di All in My Head sono contenta solo perché finalmente posso avere l’EP in vinile e ascoltare Alberta e Your Best Friend dal giradischi.
In conclusione, i Seaway sono bravi in ogni cosa che fanno, ma forse ci meritavamo un album di inediti perché i ragazzi canadesi sanno solo produrre delle bombe a mano e due canzoni non bastano e non basteranno mai. Pensateci, avete in mano Fresh Produce, o lo state ascoltando da Spotify, e realizzate che probabilmente per un altro anno o due non avremo altri inediti dei Seaway. Ecco, ora capite come mi sento.