di Elisa Susini
Dal loro debutto scoppiettante con Nonstop Feeling, i Turnstile hanno passato mesi e mesi in tour sia all’interno scena hardcore che in supporto ad artisti come The Story So Far, Basement e Turnover e questo ha portato grande visibilità alla band anche al di fuori del proprio raggio d’azione.
La loro ultima fatica, “Time & Space”, non ci delude e si addentra ancora di più nel groove che la band di Baltimora riesce a creare con facilità tra alternative rock degli anni ’90 e hardcore newyorkese, di cui il secondo singolo, “Generator“, è un esempio calzante.
Questa formula ha successo anche nella title track “Time & Space”, ma eccelle in “Piece of My World (Lost Another)”, una canzone che sembra quasi a metà fra e i Leeway e i Blur.
Nel disco non mancano nemmeno i pezzi cattivi a cui i Turnstile ci hanno abituato da sempre come “Real Thing”, “Big Smile” o “High Pressure”; un po’ di shoegaze poi nell’intro di “Can’t Get Away” e due interludi raffinati (e un po’ R’N’B): “Disco” e “Bomb.”
In 25 minuti i Turnstile ci fanno capire benissimo che sono ancora dei maestri nel loro sound, avendo creato uno stile proprio e vincente che prende tutto ciò che ha funzionato fino ad adesso nella loro musica, unendolo a un approccio e a un sound modernissimo.
voto: 8.5/10