#37 I Måneskin piacciono a tutti e ti conviene accettarlo

La scorsa settimana si è conclusa la undicesima stagione di X-Factor, un talent show a sfondo musicale in cui di musica si parla ben poco, ma questo lo sappiamo tutti già dalla seconda edizione quindi okay. Sulla carta, il calmo e composto Licitra sconfigge i giovani coatti Måneskin che però hanno annunciato ventordici date e stanno facendo chiacchierare chiunque, da mia zia classe 1956, al mio prof di mercati e media musicali; da mia sorella che sul telefono ha un pezzo degli studio 3, ai miei amici di concerti dei Lagwagon…

La situa è più o meno questa: i miei contatti, tutti intrallazzati nel mondo della musica più o meno rock, più o meno underground, non sembrano capire perché alle persone piacciano tanto questi Måneskin.

E visto che non so se facciano sul serio o per il piacere del flame, glielo spiego io:

(Video della band prima di X Factor)

I Måneskin sono una band acerba e mediocre (almeno per ora, poi chissà, han 18 anni… a 18 anni Cremonini cantava 50 special per dire…); suonano insieme da un anno e anche se dicono di aver fatto gavetta, un anno di gavetta è un po’ pochino per diventare delle rockstar. Sembrano un po’ i Red Hot Chili Peppers nei loro momenti più mainstream, fanno crossover come se fossero ancora gli anni 90 e il loro singolo l’hanno scritto i Pink Floyd (nel senso che è un mezzo plagino, non nel senso che l’hanno scritto davvero i Pink Floyd). Niente di innovativo regaz, proprio manco per il cazzo.

Ma:

– In Italia la canzone più ascoltata dell’anno è stata Despacito.

– Sono anni che vogliono farci credere che il rock sono Vasco e Liga (Virgin Radio complice infame).

– A X-Factor si tende a scegliere gente disagiata che ha storie strappalacrime da raccontare, mica gente interessante.

– Nella maggior parte dei paesini fuori città, se ti vesti di nero sei un punk o una bestia di Satana.

Ora, noi amanti della musica ricercata – dove per ricercata intendo che di un artista conosciamo anche i brani che non passano alla radio dei centri commerciali – sappiamo bene che i Maneskin sono una band normalissima, per nulla innovativa e anzi, che si rifà a un’estetica piuttosto datata. Ma caspiterina, vuoi mettere quanto sono megametal in confronto ai Modà?

E il palco di X-Factor questi Måneskin se lo sono mangiato ogni volta. Perché il talento ce l’hanno (seppur acerbo), sanno stare sul palco nonostante gli elementi barocchi di Tomassini, e sono stati capaci di vendersi come artisti, di fare di se stessi un brand. Ah giusto, nel contesto erano davvero una novità. Avete mai sentito sta roba su Radio Italia? Avete mai sentito sta roba in prima serata? Avete mai sentito sta roba a X-Factor? (Spoiler: No).

Oh, regaz sveglia! È X Factor mica la vita vera!

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