di Martina Pedretti
La versione deluxe tanto discussa di “Around The World And Back” degli State Champs è finalmente approdata tra noi. Oltre agli undici brani già presenti nel disco del 2015, troviamo altri sei brani: due live dal loro concerto a Chicago, due acustici e due inediti.
I due live scelti sono “Elevated” e “All You Are Is History”, ovvero i due singoli più amati dal pubblico, insomma quelli che ci riportano con la testa e con il corpo a quel 5 marzo supersudato al Legend.
La voce di Derek si presta sempre bene agli acustici, in questo caso “Losing Myself” e “Secrets”, anche qui non c’è molto da dire visto che le versioni sono assolutamente uguali a quelle originali, ed è anche ora di smetterla di rifare i pezzi in acustico.
Arriviamo al punto più interessante di questo “disco”, ovvero i due inediti. Per primo troviamo la festosa “Hurry Up And Wait” che ricorda un po’ i brani più vecchi della band. Un brano allegro, di gran lunga superiore alla metà finale dell’album originale, che si presta ad un bellissimo sing along.
Arriva poi “Slow Burn”, il brano con cui la band ha annunciato l’uscita della versione deluxe. Al primo ascolto non ho potuto fare a meno di pensare: “Aiuto, è un pezzo brutto degli All Time Low”. Insomma il paragone sorge spontaneo vista la somiglianza della voce di Derek a quella di Alex. Ma dopo svariati ascolti ho capito che era il brano giusto al momento giusto per la band. Il lato più pop domina su tutto il resto, rendendo il pezzo piacevole e immediato.
Non mi sento di valutare propriamente la deluxe, o la scelta dietro ad essa, ma posso dire che i due inediti sono entrambi promossi a pieni voti. Entrambi sarebbero potuti rientrare nella versione originale dell’album, al posto di quei due o tre brani terribili, e lo avrebbero reso il disco perfetto.