Di Elisa Susini
Siamo andati a vedere i Tigers Jaw in quel di Modena dopo circa 6 anni di pianti sui loro dischi. Avrebbero aperto ai Basement e quindi la seratona alla Tenda era assicurata.
Nonostante imperversasse il diluvio fuori e dentro la mia anima, il locale si è riempito ben bene e verso le 9 e mezzo i Tigers Jaw hanno aperto le danze in sordina con Hum, seguita da Arms Across America, la vecchia Test Pattern ed un paio di pezzi nuovi, ma è da Chemicals in poi che il pubblico si scalda, inizia a movimentarsi e a cantare a squarciagola i pezzi del loro self titled, alternando pianti, gioie e crowdsurfing.
Con il pubblico nel mood giusto, anche la band tira fuori il meglio di sè ed è festa grande su canzoni come I Saw Water, Never Saw It Coming o Plane Vs Tank Vs Submarine. Impressionante è stata anche la cover dei Cure,In-Between Days.
Le quindici canzoni del loro set scorrono veloci, dal vivo i ragazzi di Scranton, PA hanno davvero tanta grinta e con quel loro sound particolare di cui si sono fatti portatori,sono riusciti a convincere tutti quanti ieri sera.
Nel giro di un quarto d’ora arrivano sul palco i Basement, la cui prima ed unica esperienza italiana risaliva al 2012, davanti ad una manciata di persone al Rock Planet, ma possiamo dire che quei giorni sono davvero da dimenticare perché ieri sera il pubblico, di circa 300 persone, era in estremo visibilio per i nostri amici inglesi di poche parole che hanno saputo intrattenere tutti quanti con le loro canzoni.
Il mix ben ponderato fra brani molto vecchi ed altri più nuovi non ha lasciato spazio a nessuna delusione ed ogni canzone è stato accolta eccellentemente: i punti più alti del live sono stati toccati con Aquasun, Crickets Throw Their Voice, Covet e Spoiled.
I pezzi nuovi dal vivo rendono meglio che dal disco ma è su quelli vecchi e più tirati che la band rende di più e Yoke come canzone finale è stata la ciliegina sulla torta.
In men che non si dica questo live tanto atteso era già giunto alla fine ma per chi non c’era e per chi, purtroppo, è rimasto senza concerto a Roma la sera precedente, direi di non disperarsi perché la grande accoglienza di ieri lascia presagire un imminente ritorno di queste due band.
In definitiva: Bravissimi i Basement e i Tigers Jaw, che non si aspettavano questa grande baraonda per loro in Italia, bravissimi quelli della Tenda ad aver organizzato una serata di questo livello, bravissimo il pubblico che non si è lasciato intimorire dalla pioggia e ha fatto tanto casino e bravissimo anche Leo Di Caprio, che, mentre noi eravamo al concerto, ha finalmente vinto il suo tanto meritato Oscar.