di Elisa Susini
Ciao amici, questa è la classifica delle parole più difficili in inglese che abbiamo imparato ascoltando la musica. Stranamente non sono tutte dei Bad Religion e ce n’è un po’ per tutti i gusti.
10. Partiamo dalla più facile. Asthenia è una parola che di sicuro ogni buon studente del liceo classico si è trovato davanti durante le versione di greco. Per chi invece non traduceva saprà che asthenia vuol dire “privo di forze” grazie a blink-182 (ma anche grazie a wikipedia perché i blink non ce lo spiegano cosa vuol dire in realtà).
9. I The Academy Is, nell’ EP più bello del mondo, Lost In Pacific Time, hanno inserito una canzone che si chiama “Sputter”, termine che vuol dire “borbottare”. Prima di loro non c’era nessuno a dirci che esisteva anche questa parola.
8. Uncle Chuck Ragan, con una delle canzoni più belle degli Hot Water Music, ci ha fatto cercare sul dizionario che il “wayfarer” è il “viandante”.
7. Questa parola è recente. Davidino Hause in Same Disease dice: “I thought this thing was tight, thought it was ironclad”, parola quest’ultima che significa “corazza” e noi gli vogliamo bene.
6. “Jesse Lacey parla strano”, mi disse una volta qualcuno e la parola più strana la usa in “Untitled 4”, una delle tante b-side della band. La parola in questione è “shoals” e significa “bassifondi”.
5. Avete presente i coach delle squadre di football quando riuniscono la squadra in cerchio e fanno quei grandi “discorsi di incoraggiamento” pieni di moine ed ovvietà? Quelli hanno proprio un nome in codice per gli english speakers ed è “Pep Talks” , ben distinti da tutti gli altri tipi di talks. E indovinate chi ce lo ha insegnato? I Descendents!
4. Spero che conosciate I Riverboat Gamblers, gruppo che oltre ad usare parole strane, vince anche il premio simpatia della classifica. Tuttp questo perché in “Black Nothing Of A Cat” ci insegnano chi sono i “Latchkey Kids” in America: “quei bambini che hanno una copia delle chiavi per entrare in casa poiché i genitori lavorano”.
3. Nella top 3 ci sono gli Ataris con il loro disco che non ascolta nessuno (Welcome The Night) che vi ha portato a perdervi tante belle parole usate da Kris Roe in “Act V: Scene V And So It Ends Like It Begins”. Una fra le tante è “etchings”, “incisioni”.
2. “Delirum of Disorder” è una delle canzoni più belle dei Bad Religion ed anche la più difficile perché il professor Graffin ci spara un bel po’ di parole insolite come swirling gyroschopic horde, anechoic ecc ecc. Ma la parola chiave è “sieve”, intesa come “setaccio”. Chi dice che non si troverà mai nella vita ad usare una parola simile sbaglia perché se guardate Game Of Thrones o qualche partita di hockey dei Boston Bruins lo dicono spessissimo.
1. Il primo posto va agli On My Honor, non tanto perché abbiano usato la parola più difficile del mondo ma perché in “Definition” si sono dati alla pazza gioia dicendo “embodiements of broaderthoughts” che significa “incarnazioni di pensieri più ampi” ed è una frase storica per alcune noi di aim: dietro a questa canzone ci sono dei viaggi a vuoto a Livorno, delle pizze, delle donuts rosa, dei concerti non visti e tante altre cose belle che non vi raccontiamo.