“The Worst Kind Of Luck” by A Brighter Life

Di Michela Rognoni

a1900324265_10Direttamente dalla Carolina del Sud, gli A Brighter Life tornano sulle scene con il pop punk veloce e moderno del loro nuovo EP “The Worst Kind Of Luck”.
La band si forma nel 2010 ed è conosciuta a me per il loro 7” split con gli On My Honor datato dicembre 2012 che avevo ordinato online ma che non mi è mai arrivato. Questa però è un’altra storia.
Stavo dicendo, si erano fatti notare fin dal loro primo EP, “Where Tonight Can Go” (datato 2011), non solo grazie ai titoli, sottigliezze geniali, come “You’re A Regular Bonnie (To My Clyde)” o “Pullover (No,It’s a Cardigan but Thanks For Asking)” ma anche grazie all’elevato potenziale di tali brani.
Direi un otto su dieci in una scala da moderatamente sing along ai New Found Glory.

I New Found Glory non sono stati tirati in ballo solo per cazzeggiare ma perché sono probabilmente l’influenza più esplicita di questa giovane band, che pur prendendo spunto da “chi prima di loro”, riesce a far emergere la propria impronta personale, soprattutto nella voce tagliente di Jordan che si mescola perfettamente con i ritmi upbeat e gli immancabili breakdown un po’ cliché ma in questo caso accettabili.

Fin dal primo brano “Under Bay Harbor” si avverte la consueta rabbia generazionale tramutata in energia. E se l’intro mi aveva fatto un po’ torcere il naso, le tante voci sovrapposte nel finale bastano a convincermi che questo sarà un ottimo ascolto.
Il brano che spicca parlando di testi è sicuramente “Blister & Bruised” che parla in modo molto diretto e onesto dell’importanza di non arrendersi e di riuscire a rialzarsi dopo i periodi di merda per raggiungere i propri obiettivi e riuscire finalmente a stare bene.
Altro stand-out è sicuramente “This Is Getting Old” di cui apprezzo soprattutto il contrasto tra la melodia allegra e veloce, i riff incalzanti ed il testo zuccherato sul dolore provocato dalla distanza.

Tirando le somme questi A Brighter Life non hanno nulla da invidiare ai propri colleghi più affermati come Man Overboard o State Champs, e se vi piace il genere, se cercate un disco pieno di feels, capace di ripparvi il chest, questo è altamente consigliato.

Voto 3,5/5

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